Lo screening delle feci rappresenta una pratica fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce di diverse patologie gastrointestinali, con particolare attenzione ai tumori del colon-retto. Questi esami consentono di rilevare segni di malattie anche in soggetti asintomatici, aumentando così le possibilità di successo terapeutico. La semplicità dell’esecuzione, la non invasività e l’affidabilità rendono le analisi delle feci uno strumento essenziale all’interno dei programmi di screening oncologico e nel monitoraggio delle condizioni digestive più comuni.
Tipologie di esami fecali e il loro significato
I principali test delle feci possono essere suddivisi in tre categorie: esami chimici, esami microbiologici ed esami microscopici.
Tra le analisi di maggiore rilevanza vi sono quelle mirate alla individuazione del sangue occulto, fondamentali per la diagnosi precoce del carcinoma colorettale. I due metodi più utilizzati sono:
- Test immunochimico fecale (FIT): indaga la presenza di sangue occulto nelle feci grazie ad anticorpi specifici. Si consiglia di eseguirlo ogni anno nei programmi di screening; un risultato positivo indica la necessità di approfondimenti, come la colonscopia.
- Test del sangue occulto fecale a base di guaiaco (FOBT-HS): anche questo cerca tracce di sangue occulto, utilizzando reattivi chimici. È indicato con la stessa cadenza del FIT, annuale, soprattutto nei soggetti oltre una certa età o a rischio aumentato.
- Test multi-target del DNA fecale (FIT-DNA): individua sia il sangue occulto sia alterazioni genetiche associate a tumori del colon, con una frequenza consigliata di esecuzione ogni tre anni nella popolazione generale.
Esistono inoltre analisi chimiche e microbiologiche condotte sulle feci:
- Esame chimico: valuta la presenza di sostanze come grassi, zuccheri, bile, o la quantità di acqua nelle feci, permettendo di individuare patologie quali la maldigestione, il malassorbimento, o problemi epatici.
- Esame microbiologico: serve ad isolare e identificare microrganismi patogeni responsabili di infezioni intestinali, come batteri (es. Salmonella, Escherichia coli, Campylobacter), virus, parassiti e miceti.
- Analisi macroscopica e microscopica: la valutazione visiva permette di osservare colore, consistenza, presenza di muco o altri elementi anomali, mentre l’esame al microscopio rivela la presenza di leucociti, fibre muscolari non digerite o cellule anomale.
Modalità di esecuzione dell’esame fecale
L’esecuzione di uno screening delle feci è semplice e può essere effettuata anche al proprio domicilio, seguendo però alcune procedure precise per evitare contaminazioni del campione e garantire l’attendibilità dei risultati.
Preparazione
- Non è generalmente richiesta una preparazione particolare per gli screening di routine (FIT o FOBT); tuttavia, per esami specifici, il medico può suggerire di sospendere per alcuni giorni particolari farmaci o integratori.
- In alcuni casi si raccomanda di evitare alimenti che potrebbero alterare i risultati (ad esempio carne rossa, barbabietole, integratori di ferro) nelle 72 ore precedenti il prelievo.
Raccolta del campione
Le fasi principali sono:
- Preparare il contenitore sterile fornito dal laboratorio o dalla farmacia, sul quale andranno riportati nome, cognome e data di raccolta.
- Posizionare della carta igienica pulita o una fodera biodegradabile sul fondo del water per raccogliere la defecazione senza contaminazioni da acqua o urina.
- Raccogliere una piccola quantità di feci (spesso meno di un chicco di riso) usando il bastoncino fornito nel kit ed inserirlo nella provetta, chiudendo ermeticamente il tappo.
- Agitare il contenitore per garantire il corretto contatto tra il campione e il liquido conservante.
- Consegnare la provetta al laboratorio entro tempi brevi, mantenendola refrigerata in caso di ritardo nella consegna.
Cosa rivelano le analisi delle feci
Le analisi delle feci forniscono indicazioni preziose su molteplici condizioni:
- Sangue occulto: presenza indicativa di possibili neoplasie, polipi adenomatotici o lesioni infiammatorie del tratto digerente, spesso asintomatiche nelle fasi iniziali.
- Presenza di batteri, virus o parassiti: segnalano infezioni acute e croniche che possono manifestarsi con diarrea, dolori addominali, febbre o alterazioni dell’alvo.
- Segni di malassorbimento e maldigestione: presenza di grassi, fibre o residui alimentari inusuali orientano verso deficit di enzimi digestivi, patologie epatobiliari o pancreatiche.
- Elementi infiammatori: evidenza di leucociti o alterata composizione delle feci può essere correlata a malattie infiammatorie croniche dell’intestino come IBD (ad esempio morbo di Crohn o colite ulcerosa).
- Presenza di sangue visibile o muco: associati a infezioni, polipi, processi infiammatori o neoplastici.
Oltre a scoprire patologie gravi, i test fecali possono anche rilevare condizioni più comuni come la dissenteria, infestazioni da vermi (ossiuri, tenie), squilibri della flora batterica intestinale e allergie alimentari. Di norma, il riscontro di alterazioni suggerisce ulteriori approfondimenti diagnostici specifici (colonscopia, biopsia, test genetici).
Importanza dello screening fecale nella prevenzione
L’adozione sistematica dello screening delle feci ha dimostrato di ridurre la mortalità legata ai tumori del colon-retto, permettendo non solo la scoperta precoce ma anche la rimozione tempestiva delle lesioni precancerose. Le linee guida attuali raccomandano di iniziare lo screening regolare dai 45-50 anni di età, anticipando nei soggetti con familiarità o condizioni di rischio aumentato.
Tornare a vivere con serenità, grazie all’efficacia di queste semplici indagini, è oggi possibile: la diagnosi precoce garantisce opzioni terapeutiche meno invasive e maggiori possibilità di successo. Il ruolo attivo della popolazione, rispondendo all’invito delle campagne di screening, è fondamentale per il controllo delle malattie oncologiche intestinali. Nel contempo, l’esame delle feci resta uno strumento prezioso anche nella valutazione dei disturbi intestinali più frequenti, assicurando una gestione mirata e personalizzata di ogni condizione clinica.