Hai usato il tessuto non tessuto? Ecco cosa succede se provi a lavarlo in lavatrice

Il tessuto non tessuto è un materiale dalle caratteristiche uniche che, grazie alla sua composizione in fibre sintetiche come polipropilene o poliestere, offre una vasta gamma di utilizzi sia domestici che industriali. Spesso utilizzato per realizzare borse, mascherine, coperture e prodotti usa e getta, il tessuto non tessuto presenta proprietà che lo distinguono nettamente dai tessuti tradizionali ottenuti tramite tecniche di tessitura o maglieria. Ma cosa accade se si decide di lavarlo, in particolare in lavatrice?

Cos’è il tessuto non tessuto e come viene prodotto

Alla base di questo materiale vi è una tecnica produttiva che non prevede la tessitura né l’incrocio ordinato di fili. Il tessuto non tessuto è una struttura piana dove le fibre, invece di essere intrecciate come avviene nei tessuti classici, sono semplicemente aggregate tramite procedimenti meccanici, chimici o termici. In questo modo si ottiene un prodotto economico, pratico e versatile, adatto a innumerevoli impieghi quotidiani e professionali.

Le fibre utilizzate possono essere sia di origine naturale che sintetica, ma quelle più comuni sono rappresentate da polipropilene e poliestere. Il risultato è un materiale che può assumere qualità come idrorepellenza, morbidezza o resistenza a temperature anche elevate, rendendolo ideale non solo per usi personali ma anche per il settore industriale e manifatturiero.

Lavaggio: è possibile mettere il tessuto non tessuto in lavatrice?

Una delle domande più frequenti riguarda la lavabilità di questo materiale: infatti, sebbene sia robusto e pratico, il tessuto non tessuto non si comporta come i tradizionali panni di cotone o lino quando si tratta di manutenzione.

In generale, si può lavare il tessuto non tessuto, anche in lavatrice, ma occorrono alcune accortezze fondamentali per non comprometterne la struttura e le proprietà funzionali:

  • Impostare una temperatura massima di 60°C per il lavaggio in lavatrice. Temperature più elevate possono alterare le fibre, causando perdita di morbidezza, irrigidimento o addirittura la rottura del materiale.
  • Utilizzare un detersivo delicato, privo di agenti chimici aggressivi come la candeggina, che potrebbero danneggiare la struttura superficiale, sbiadire i colori o far perdere proprietà idrorepellenti.
  • Preferire il lavaggio in acqua fredda o tiepida: lo shock termico dell’acqua calda rischia di deformare irreversibilmente il tessuto e di accelerarne l’usura.
  • Seguire sempre le indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto, qualora presenti, perché alcune varianti di tessuto non tessuto possono essere più sensibili al lavaggio o adatte al solo uso singolo.

Nel caso in cui il tessuto non tessuto sia particolarmente sottile o delicato, il lavaggio a mano rappresenta comunque la scelta più sicura. In questa modalità, basta immergere il materiale in acqua fredda con poco sapone neutro, risciacquando con attenzione e lasciando asciugare naturalmente all’aria.

Cosa succede dopo il lavaggio

È importante sapere che, anche quando ci si attiene alle regole per un lavaggio sicuro, il tessuto non tessuto potrebbe modificare alcune delle sue caratteristiche originarie. In particolare:

  • Con il tempo e i ripetuti lavaggi, il materiale tende a perdere consistenza e morbidezza, risultando meno resistente agli strappi e alle sollecitazioni meccaniche.
  • Sottoposto a temperature eccessive o a detergenti aggressivi, il tessuto può deformarsi, restringersi o presentare antiestetiche pieghe e arricciature, riducendo la funzionalità dell’oggetto realizzato.
  • Nel caso di articoli impregnati di resine o trattati per specifiche funzioni (ad esempio i panni sgrassanti), il lavaggio può comportare la perdita delle proprietà funzionali, rendendo il materiale meno efficace per l’uso previsto.

Dopo il lavaggio, il tessuto non tessuto andrebbe sempre asciugato all’aria, evitando sia l’asciugatrice sia l’esposizione diretta a fonti di calore intenso. L’aria calda può infatti danneggiare le fibre contenute nel materiale, soprattutto se realizzato in polipropilene che risulta sensibile alle alte temperature.

Consigli pratici, alternative e sostenibilità

Molti oggetti in tessuto non tessuto sono concepiti per essere usa e getta. Tuttavia, esistono sul mercato versioni riutilizzabili e più spesse, nate per durare più cicli di utilizzo e di lavaggio. È quindi importante distinguere tra:

  • Tessuto non tessuto monouso: generalmente sconsigliato il lavaggio, poiché già dopo il primo trattamento può perdere la sua efficacia o deteriorarsi significativamente.
  • Tessuto non tessuto multiuso: materiale più robusto, che può essere lavato a bassa temperatura e con detersivo delicato, seguendo le istruzioni del produttore e facendo attenzione ai cambiamenti di consistenza.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il tessuto non tessuto rappresenta una sfida e un’opportunità. La presenza di fibre sintetiche come il polipropilene rende più difficile il riciclo rispetto ai tessuti naturali, ma proprio per questo diventa ancora più importante allungarne la vita riutilizzando quando possibile prodotti in TNT e preferire articoli certificati o compostabili laddove disponibili.

Impieghi e manutenzione nei diversi settori

Le proprietà del tessuto non tessuto, come la resistenza, la filtrazione e la leggerezza, vengono sfruttate nei comparti più disparati. Nel settore edile, viene impiegato per protezione, impermeabilizzazione e isolamento. In ambito medico e igienico, mascherine e teli chirurgici sfruttano le capacità filtranti e la praticità di smaltimento. Anche borse riutilizzabili, coperture per indumenti e prodotti per la casa fanno ampio uso del tessuto non tessuto, il quale si pulisce facilmente con un panno umido, ma può essere lavato per mantenerne igiene e funzionalità.

Ecco alcuni suggerimenti aggiuntivi affinché il lavaggio in lavatrice del tessuto non tessuto sia sicuro e duraturo:

  • Non caricare troppo la lavatrice per evitare attriti eccessivi che possano danneggiare il materiale.
  • Impostare la centrifuga su valori bassi o preferire di eliminarla del tutto, optando per un’asciugatura naturale.
  • Separare dalla biancheria tradizionale per evitare il deposito di pelucchi o fibre su altri capi.

Quando si rispetta la natura delicata di questo materiale, è possibile prolungarne la vita anche dopo un lavaggio, contribuendo così a ridurre lo spreco e ad aumentare la sostenibilità dei piccoli gesti quotidiani.

La conoscenza delle regole di base per il lavaggio del tessuto non tessuto consente quindi di utilizzare il materiale in maniera più consapevole, adattandolo alle proprie esigenze domestiche – dalla pulizia alla protezione – e professionali, ottimizzando la durata e riducendo l’impatto ambientale di prodotti molto diffusi ma spesso sottovalutati dal punto di vista della manutenzione.

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