Il cloro è un elemento chimico essenziale che svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana dell’uomo e negli equilibri dell’ambiente. In natura, il cloro non si trova mai allo stato puro poiché risulta altamente reattivo, ma è largamente diffuso sotto forma di ione cloruro (Cl-) presente nell’acqua di mare, nei giacimenti minerari e, in misura significativa, all’interno degli organismi viventi.
Dove si trova il cloro in natura
La presenza di cloro è ubiquitaria sul pianeta Terra. La principale riserva naturale sono gli cloruri disciolti nei mari e negli oceani: l’1,9% circa della massa degli oceani deriva proprio da questi ioni. Nei mari chiusi o salmastri come il Mar Morto, la concentrazione può essere addirittura superiore grazie all’evaporazione che concentra i sali disciolti. Sulla terraferma troviamo il cloro principalmente nei minerali come il salgemma (cloruro di sodio, NaCl), la silvite (cloruro di potassio) e la carnallite (cloruro idratato di potassio e magnesio), spesso estratti in cave sotterranee o raccolti in regioni aride dove l’evaporazione facilita la formazione di depositi salini solidi.
Nella catena alimentare il cloro arriva agli esseri umani tramite diverse fonti:
- Verdure e ortaggi come pomodori, lattuga, sedano, olive e alghe sono naturalmente ricchi di cloruri.
- I cereali, in particolare la segale.
- Alimenti di origine animale come pesce e carne contengono quantità inferiori ma comunque significative di cloro.
- La principale fonte resta però il sale da cucina (cloruro di sodio), impiegato quotidianamente nell’alimentazione.
Oltre agli alimenti non trasformati, molti cibi processati e conservati, come insaccati, formaggi, salse pronte e prodotti in salamoia, risultano ricchi di cloruri a causa dell’uso di sale per motivi di conservazione ed esaltazione del sapore.
Ruolo del cloro nell’organismo umano
Nel corpo umano, il cloro si trova per il 70% circa nei liquidi extracellulari come ione cloruro, mentre il restante 30% si distribuisce a livello di ossa, denti, tessuto connettivo e liquidi intracellulari. Il cloro assunto con la dieta rientra tra i sali minerali ed è rivestito da una funzione indispensabile per la salute generale:
- Equilibrio idro-elettrolitico: contribuisce con sodio e potassio al mantenimento della pressione osmotica dei liquidi corporei, regolando così la quantità di acqua all’interno e all’esterno delle cellule.
- Digestione: rientra nella composizione dell’acido cloridrico (HCl) del succo gastrico, indispensabile per la degradazione degli alimenti nello stomaco e la successiva assimilazione a livello intestinale.
- Trasmissione nervosa: i cloruri prendono parte alla generazione degli impulsi nervosi assicurando il corretto funzionamento tanto dei neuroni quanto delle fibre muscolari.
- Regolazione del pH ematico: svolge un’azione tampone tramite lo scambio ionico tra cloro e bicarbonato, contribuendo a mantenere il pH del sangue nei limiti di normalità.
Una carenza grave di cloro, anche se rara nei Paesi industrializzati, può determinare squilibri elettrolitici, alterazioni della digestione, acidificazione del sangue, ipovolemia e, nei casi più estremi, blocco delle funzioni vitali.
Importanza del cloro nella vita quotidiana
Al di là delle funzioni fisiologiche, il cloro ricopre un ruolo di primaria importanza nelle attività domestiche, nell’industria e nell’igiene pubblica:
- L’acqua potabile di casa viene frequentemente trattata con ipoclorito di sodio o altre forme di cloro per garantire la disinfezione da batteri, funghi e virus potenzialmente dannosi per la salute pubblica.
- Nelle piscine, il cloro è utilizzato in dosi controllate per mantenere l’acqua igienicamente sicura, prevenendo lo sviluppo di alghe e la trasmissione di malattie.
- Numerosi prodotti per la pulizia domestica e industriale sfruttano le proprietà ossidanti e antimicrobiche di questo elemento, abbattendo efficacemente agenti patogeni su superfici e oggetti.
- Il cloro riveste anche un ruolo chiave nell’industria chimica per la produzione di materie plastiche, solventi, pesticidi, e farmaci.
Bisogna comunque ricordare che, se il cloro è fondamentale sotto forma di ioni disciolti, la sua inalazione o assunzione in dosi elevate in forma gassosa o non ionica può risultare tossica e dannosa per l’organismo e per l’ambiente.
Relazione tra cloro e ambiente
Nel ciclo naturale, il cloro segue una dinamica complessa. Oltre alla presenza nei mari e nelle rocce saline, lo ione cloruro può essere liberato in atmosfera dalle attività antropiche (combustione di rifiuti, uso di pesticidi e refrigeranti) e dal naturale processo di evaporazione delle acque marine.
Nel suolo, i composti del cloro partecipano ai cicli biogeochimici e possono essere assorbiti dalle radici delle piante, contribuendo alla loro nutrizione e, in alcuni casi, alle difese contro patogeni e stress ambientali. Nell’ambiente acquatico lo ione cloruro, grazie alla sua solubilità, svolge una funzione regolatrice dell’osmosi negli organismi acquatici, mentre un eccesso di cloro “reattivo” rilasciato da attività industriali può alterare delicati equilibri ecosistemici.
Modalità e quantità di cloro nell’ambiente vanno quindi monitorate attentamente: l’utilizzo di questo elemento è sottoposto a normativi stringenti, sia in ambito potabile che industriale, proprio per ridurre rischi per la salute umana e l’ambiente.
In conclusione, il cloro rappresenta un nutriente essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo e un elemento strategico nell’industria e nella tutela dell’igiene pubblica. La sua presenza in natura e nella dieta deriva dal ciclo globale degli ioni cloruro, dalla produzione mineraria e dall’utilizzo alimentare del sale da cucina, con un impatto determinante sulla qualità della nostra vita quotidiana.