Quale destinazione d’uso occorre per trasformare una casa in un bed and breakfast? Ecco cosa sapere per avviare un’attività ricettiva

Avviare un’attività di bed and breakfast all’interno della propria casa rappresenta una scelta interessante sia dal punto di vista imprenditoriale sia per valorizzare immobili residenziali, soprattutto in zone a vocazione turistica. Tuttavia, chi desidera trasformare il proprio appartamento o villetta in una struttura ricettiva extra-alberghiera deve conoscere nel dettaglio quali requisiti urbanistici, burocratici e strutturali sono previsti dalla normativa italiana per evitare sanzioni e avviare un’attività sostenibile e conforme.

Destinazione d’uso dell’immobile: cosa prevede la legge

Uno dei dubbi più comuni riguarda la destinazione d’uso: è necessario cambiare la destinazione di un’abitazione privata per poter svolgere attività di ospitalità come bed and breakfast? Stando alla normativa nazionale e alla legislazione regionale, non occorre modificare la destinazione d’uso ai fini urbanistici se si vuole aprire un B&B in un appartamento o in una casa che già ha destinazione ad uso residenziale o di civile abitazione. Questo aspetto rende il bed and breakfast una forma di accoglienza flessibile, particolarmente adatta a chi desidera avviare una piccola attività familiare senza stipulare pratiche edilizie particolarmente onerose o complesse .

La condizione fondamentale per beneficiare di questa semplificazione è che il B&B sia gestito in forma non imprenditoriale e direttamente dal nucleo familiare proprietario o locatario dell’immobile. In altre parole, la normativa tutela la natura domestica e micro-ricettiva del B&B, distinguendola nettamente dalle attività alberghiere che prevedono apposite autorizzazioni urbanistiche e commerciali, inclusa la modifica della destinazione d’uso .

Requisiti burocratici e documentali

Anche se non è richiesto il cambio di destinazione d’uso, l’avvio di un B&B comporta diversi adempimenti burocratici e l’ottenimento di specifiche autorizzazioni presso il Comune di riferimento. I passi fondamentali includono:

  • Presentazione di una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), documento attestante il rispetto dei requisiti minimi previsti dalla normativa locale.
  • Autorizzazione sanitaria: dimostrazione che l’immobile e le camere sono puliti, sicuri e rispettano le condizioni igienico-sanitarie previste per le strutture ricettive.
  • Planimetria e documentazione catastale dell’immobile aggiornata.
  • Certificazioni di sicurezza: presenza di estintori, segnaletica di emergenza e conformità degli impianti elettrici e di riscaldamento alle normative vigenti.
  • Approvazione condominiale, qualora l’appartamento si trovi in un edificio soggetto a regolamento condominiale. Alcuni regolamenti possono limitare l’attività di B&B o richiedere il consenso dell’assemblea .

È importante sottolineare che molte Regioni e Comuni italiani hanno disciplinato in modo specifico l’attività dei bed and breakfast, introducendo norme che possono variare per durata massima del soggiorno degli ospiti, numero di camere o posto letto. Pertanto, chi intende avviare un B&B deve sempre verificare e adeguarsi alle prescrizioni del proprio territorio di appartenenza .

Requisiti strutturali dell’abitazione e limiti di esercizio

Per poter accogliere ospiti e registrarsi come B&B, è fondamentale che la casa rispetti alcune norme strutturali e di sicurezza:

  • Gli spazi devono essere accoglienti e arredati in modo funzionale. Ogni camera destinata agli ospiti deve garantire privacy e comfort adeguati, come letti di qualità, illuminazione sufficiente e possibilità di arieggiamento.
  • Devono essere presenti un numero adeguato di servizi igienici, solitamente almeno uno ogni due camere, e devono rispettare i parametri di accessibilità per persone con disabilità laddove richiesto.
  • Il numero di camere e posti letto è variabile a seconda della legislazione locale, ma generalmente non può superare le 3-6 camere per un massimo di 6-12 ospiti complessivi, così da rimanere nella categoria di (bed and breakfast) a conduzione familiare e non essere assimilati a strutture alberghiere vere e proprie .
  • Sistema di sicurezza antincendio: presenza di estintori e vie di fuga ben segnalate.
  • Occorre garantire la pulizia quotidiana e il cambio regolare di biancheria per gli ospiti.

La somministrazione dei pasti è generalmente limitata alla colazione: il servizio può includere prodotti confezionati o preparati freschi direttamente dai gestori, secondo quanto consentito dalla normativa regionale. È vietato offrire altri pasti a meno che non si richiedano ulteriori permessi e autorizzazioni.

Modalità di gestione e aspetti fiscali

Oltre agli aspetti strutturali e amministrativi, la gestione di un B&B comporta alcune regole specifiche:

  • L’attività deve essere svolta utilizzando l’organizzazione familiare, senza personale esterno né servizi professionali di impresa.
  • Il titolare può essere proprietario, locatario (previo consenso scritto del proprietario) o comodatario dell’immobile (con apposita clausola che autorizzi l’attività ricettiva al comodatario).
  • La permanenza degli ospiti deve essere limitata, solitamente a un massimo di 30 giorni consecutivi per ciascun cliente, per evitare la trasformazione in affittacamere o attività d’impresa .
  • Sotto il profilo fiscale, i redditi derivanti dal B&B vanno dichiarati secondo la modalità prevista per l’attività occasionale, salvo superamento dei limiti di ricettività o frequenza, oltre cui scatta l’obbligo di apertura della partita IVA e il rispetto della disciplina imprenditoriale.
  • È obbligatoria la registrazione degli ospiti tramite il portale delle Questure per adempiere alle leggi in materia di pubblica sicurezza.

Infine, per rendere la propria offerta competitiva, è utile curare la qualità degli ambienti, fornire servizi aggiuntivi come Wi-Fi, informazioni turistiche, posti auto o convenzioni con esercizi esterni, personalizzare la colazione e adottare una politica trasparente e cordiale nella gestione delle prenotazioni. L’attività di B&B può essere svolta in tutto l’anno o soltanto in determinati periodi, in base alle proprie esigenze e alla stagionalità della domanda.

Chi intenda allargare il concetto di accoglienza familiare a una platea più ampia, fino a includere clienti con esigenze particolari come famiglie numerose, viaggiatori con animali domestici, cicloturisti o lavoratori in trasferta, dovrà verificare che la casa e i servizi offerti siano all’altezza delle aspettative e delle norme vigenti, ampliando la propria visione imprenditoriale. Scegliendo questa strada, la casa si trasforma in una risorsa attiva, valorizzando non solo l’immobile ma anche l’esperienza personale del proprietario e il patrimonio culturale locale.

In conclusione, sebbene la destinazione d’uso residenziale sia sufficiente per avviare un bed and breakfast, è imprescindibile un’attenta analisi delle normative locali, il rispetto dei requisiti strutturali e amministrativi, e una gestione improntata alla qualità e alla legalità. Solo così sarà possibile dare vita a una struttura ricettiva redditizia, sicura e apprezzata dagli ospiti.

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